"RIMBALZA IL CLANDESTINO" OVVERO LA MORTE DELLA SATIRA

Il grezzo diseducational game si chiama Italiani Brava Gente ed è un commento al razzismo dilagante degli anni '90. Lo scopo è quello di colpire ed affondare le navi di immigrati albanesi con un cannone sullo stretto di Otranto. Ogni immigrato che sbarca in Italia ruba tot di ricchezza e stupra un certo numero di donne. L'attacco satirico è semplice ed efficace: semplificare un discorso e spingerlo all'estremo per renderlo ridicolo.

Nel 2009 con l'esaurimento del lungo ciclo berlusconiano e col paese allo sfascio, la Lega Nord cerca di rilanciarsi riproponendo la vecchia ruspante xenofobia messa a dormire durante il compromesso col centrodestra. Il figlio di Umberto Bossi prova ad intercettare la generazione facebook pubblicando un gioco che ricorda da vicino la provocazione di Riello. Rimbalza il clandestino è quasi zen nella sua grafica, le barche dissolvono al click del giocatore, pochi orpelli e spiegazioni. L'invasione non è più connotata geograficamente (gli albanesi), i clandestini possono apparire su qualsiasi spiaggia. L'Italia, curiosamente separata dal resto dell'Europa, è circondata. Dettaglio contestuale importante è la morte, avvenuta pochi giorni prima della pubblicazione, di oltre 70 eritrei nel tentativo di raggiungere le nostre coste.
Seguono le consuete polemiche, denunzie e censura da parte di Facebook (sia mai che la piattaforma del cazzeggio diventi terreno di scontro ideologico).
"Rimbalza il clandestino" è il grado zero dell'interazione e del pensiero, e come certi romanzi di fantascienza distopici che si rivelano profetici, chiude un ciclo iniziato con "Italiani Brava Gente". La destra italiana è immune alla parodia.

08/25/09 | | #