UCCIDI ANCHE TU JFK!

Il gioco ci mette nei panni di Lee Harvey Hoswald, il cecchino che sparò i tre colpi letali all'amato presidente degli Stati Uniti. Dopo la breve sessione di gioco sarà possibile visualizzare il replay dalle più disparate visuali consentendoci di migliorare la nostra performance. Pur avendo un discreto grado di libertà, il gioco attribuisce un punteggio all'esecuzione in base alla corrispondenza con le conclusioni della commissione Warren, l'inchiesta ufficiale che venne contrapposta alle ricostruzioni "complottistiche" che teorizzavano più di assassino. Il produttore infatti ha dichiarato: "Siamo convinti che Oswald sia stato l’unico a sparare e la nostra ricostruzione dimostra che è possibile ripetere il colpo, anche se immensamente difficile". Buffa tautologia: un gioco tratto dalla rapporto Warren che vorrebbe dimostrare la veridicità del rapporto Warren incentivandoci ad agire come raccontato nel rapporto Warren. E' addirittura in palio un premio di 100 000 dollari per chi riesce ad eseguire il colpo più simile alla versione ufficiale.
Certo, si potrebbe dire che JFK reloaded è un'opera discutibile tanto quanto il film di Oliver Stone "JFK un caso ancora aperto" ma il rischio inedito è quello venire ingannati dalla supposta libertà del modello interattivo. Laddove l'indagine giornalistica esamina i documenti e traccia collegamenti e interpretazioni, un documentario interattivo esamina i documenti e li elabora in un modello che per quanto dinamico ha codificata in sè l'interpretazione dell'autore.
Il problema, a prescindere dall'attendibilità dagli assunti iniziali, è il maggior grado di mediazione del documentario interattivo. Il passaggio fondamentale fra fonti e modello viene visto solo come una questione qualitativa - più o meno fedele alla realtà - e per convincerci dell'accuratezza vengono esibiti specialisti, consulenti balistici nonchè i proverbiali lunghissimi mesi di lavoro. E' questa la principale insidia delle simulazioni che hanno un referente reale: eludere il fatto che il processo di modellizzazione comporti una valutazione arbitraria e discutibile.
Il risultato viene poi impacchettato in una scatola nera che a determinati input fornisce determinati output, senza che l'utente ne comprenda i meccanismi. Il giocatore ha possibilità di muovere un paio di leve e magari si convince di poter trarre le proprie conclusioni senza che il fastidioso Michael Moore di turno gli suggerisca cosa pensare. Ma in realtà è più lontano che mai dai documenti originali.
Per controbattere a JFK reloaded bisognerebbe sottoporre a critica sia le fonti che la modellizzazione, si potrebbero creare altre simulazioni partendo dagli stessi dati o da altri (per esempio le varie altri commissioni o contro-inchieste). O forse più semplicemente dovremmo crearci degli anticorpi educando(ci) agli artifici retorici delle simulazioni come ormai abbiamo imparato a fare con la pubblicità.
11/23/04 | | | #