UCCIDI ANCHE TU JFK!

Certo, si potrebbe dire che JFK reloaded è un'opera discutibile tanto quanto il film di Oliver Stone "JFK un caso ancora aperto" ma il rischio inedito è quello venire ingannati dalla supposta libertà del modello interattivo. Laddove l'indagine giornalistica esamina i documenti e traccia collegamenti e interpretazioni, un documentario interattivo esamina i documenti e li elabora in un modello che per quanto dinamico ha codificata in sè l'interpretazione dell'autore.
Il problema, a prescindere dall'attendibilità dagli assunti iniziali, è il maggior grado di mediazione del documentario interattivo. Il passaggio fondamentale fra fonti e modello viene visto solo come una questione qualitativa - più o meno fedele alla realtà - e per convincerci dell'accuratezza vengono esibiti specialisti, consulenti balistici nonchè i proverbiali lunghissimi mesi di lavoro. E' questa la principale insidia delle simulazioni che hanno un referente reale: eludere il fatto che il processo di modellizzazione comporti una valutazione arbitraria e discutibile.
Il risultato viene poi impacchettato in una scatola nera che a determinati input fornisce determinati output, senza che l'utente ne comprenda i meccanismi. Il giocatore ha possibilità di muovere un paio di leve e magari si convince di poter trarre le proprie conclusioni senza che il fastidioso Michael Moore di turno gli suggerisca cosa pensare. Ma in realtà è più lontano che mai dai documenti originali.
Per controbattere a JFK reloaded bisognerebbe sottoporre a critica sia le fonti che la modellizzazione, si potrebbero creare altre simulazioni partendo dagli stessi dati o da altri (per esempio le varie altri commissioni o contro-inchieste). O forse più semplicemente dovremmo crearci degli anticorpi educando(ci) agli artifici retorici delle simulazioni come ormai abbiamo imparato a fare con la pubblicità.