Pedofilia, calunnie on line alla Chiesa

06/27/2007

Da Milano Enrico Negrotti

Un semplice videogioco scaricabile da Internet è l'ennesima puntata dell'attacco che viene portato alla Chiesa cattolica sul tema della pedofilia. È stata l'associazione «Meter» di don Fortunato Di Noto a segnalare alla Polizia postale e delle comunicazioni la presenza del portale su cui compare il «gioco» chiamato «Operazione pretofilia» che intende dar credito alle calunnie su un fantomatico tentativo delle gerarchie cattoliche di «garantire l'impunità ai preti pederasti». Il capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volontè, ha chiesto l'intervento del governo per oscurare il sito in questione, mentre una reazione indignata viene anche dalla Lega cattolica antidiffamazione.
Come fosse un semplice gioco di società, sul sito viene presentato un falso documento intitolato addirittura «Magnum secretum», firmato niente meno che dal Papa, in cui si sottolinea che «la priorità della Chiesa» è mettere a tacere ogni voce riguardo alle accuse di pedofilia rivolte ai sacerdoti ed evitare che vengano sottoposti alla giustizia degli Stati. Per questo scopo il Vaticano avrebbe addirittura creato una task force per garantire l'impunità ai preti pedofili. Scopo del gioco è quindi sottrarre i preti alla giustizia attraverso l'intimidazione di genitori delle piccole vittime ed eventuali testimoni, l'insabbiamento delle indagini, l'allontanamento dei colpevoli dai luoghi in cui fossero a rischio di arresto.
Legato all'attualità più vergognosa (viene «pubblicato» in occasione del «Boy love day») il gioco si ispira al documentario della Bbc «Sex crimes and Vatican», che è stato oggetto di una controversa puntata di Annozero nelle scorse settimane. Non manca un vero e proprio attacco blasfemo alla religione cattolica: non solo la Chiesa cattolica viene definita «l'istituzione più impegnata a difesa dei pederasti», ma si prende a prestito addirittura la frase evangelica «lasciate che i fanciulli vengano a me».
Luca Volontè ha chiesto al governo di «provvedere con urgenza a oscurare il sito che consente di scaricare» il gioco «provocatorio e offensivo» che «riproduce la simulazione di stupri su bambini, da parte di preti, non ostacolati da genitori intimiditi e omertosi». Il capogruppo dell'Udc denuncia «l'ennesimo attacco alle istituzioni religiose e alla fede cristiana» e chiede l'applicazione della legge 38/2006 contro la pedopornografia.
«L'aspetto inquietante, ed estremamente diseducativo, del videogioco - sottolinea la Lega cattolica antidiffamazione - è che anziché dare una valenza negativa alla presunta pedofilia del clero, si fa in modo che il giocatore si immedesimi nel ruolo negativo dell'agente silenziatore, portandolo ad assumere comportamenti moralmente negativi». La Lega cattolica antidiffamazione, attraverso le parole del suo presidente Pietro Siffi, mette in evidenza «la coerenza con altre forme di attacco ai cattolici delle ultime settimane. Qui non siamo di fronte ad episodi singoli, ma ad una strategia perseguita scientificamente e con ogni mezzo per distruggere dalle fondamenta la civiltà, la morale e la fede cattolica».
Chiede che l'Onu consideri la pedofilia «un crimine contro l'umanità» Roberta Angelilli (europarlamentare di An) commentando la denuncia dell'agenzia di stampa AgsMedia sulla nascita di un nuovo network pedofilo internazionale. A questo proposito, don Di Noto lamenta che «senza una significativa inversione di rotta, il fenomeno della diffusione della pedofilia è inarrestabile». «Non bastano purtroppo - continua il sacerdote - le denunce alla polizia postale. Infatti la polizia italiana, cui va comunque il mio plauso, può oscurare il sito in Italia, ma basta collegarsi tramite un server straniero e il sito è nuovamente accessibile». «La verità - conclude don Di Noto - è che un gran numero di Paesi europei, che si definiscono "progressisti", considerano una violazione della libertà di espressione condannare la diffusione delle idee pedofile».